04-04-09 Metteglia punitiva

Itinerario freeride con sviluppo totale di 20 km circa, di qui 14.5 km salita e 5.5 km discesa, dislivello di 733 mt; punto più alto Torre Metteglia 1055 mt; di medio/alto impegno fisico, presenta tratti tecnici notevoli e passaggi impegnativi.



Discreto il numero di adesioni: i soliti Teo e Lele, la saltuaria presenza del Dallas e il sospirato e tanto atteso rientro di colui che in qualche maniera ha dato spunto a questo team… Sciapi…!!!



Col cielo sereno partiamo da Marsaglia 322 mt verso le 11.00 seguendo la strada provinciale che porta al Passo del Mercatello; questa prima parte è bella tosta e mette subito a dura prova le gambe; così fino al primo bivio per Metteglia che ignoriamo proseguendo per la provinciale che costeggia la Val d’Aveto, godendo di stupendi panorami. Nel frattempo giungono notizie di abbondanti acquazzoni sulla Pianura Merdosa Padana, qui il sereno lascia il posto ad un quasi nuvoloso…



Questa seconda parte di salita è molto più rilassata e la percorriamo a gran velocità fino al piccolo borgo di Castelcanafurone 830 mt, vero e proprio terrazzo sulla valle, ampi panorami ci regalano un notevole senso di benessere.





Superato il paesello, prendiamo a sinistra la strada che porta a Metteglia, una bella asfaltata che sale, abbastanza incazzata, attraversando incantate pinete ed enormi,spettacolari frane rocciose. Qui il nostro Presidente mostra tutta la sua ottima forma fisica e senza mollare un colpo raggiunge l’abitato di Torre Metteglia 1055 mt; qualche difficoltà in più per Dallas e Sciapi che arrivano dopo qualche minuto a S.Crispino già stappato…







Mentre mangiamo comincia a piovere; il gentilissimo Signor Giovanni, sindaco di Metteglia per un giorno, ci offre riparo nella sua cantina; fuori piove incessantemente, ci prepariamo per la discesa con un po’ di tensione e nervosismo, salutiamo il Signor Giovanni che ci omaggia di quattro sacchi del rudo, indispensabili, d’ora in poi da portare sempre nello zaino!




Cominciamo sfrecciando attraverso il piccolo abitato e presto raggiungiamo l’inizio del sentiero (CAI 137). Il fondo è un misto di pietre e terra molto compatto, con qualche saltino di roccia, non troppo ripido e pieno di divertenti tornantini…. l’entusiasmo e l’umore ritornano alle stelle.
A questo primo tratto di spazi aperti ne segue uno completamente immerso nel bosco, il fondo si fa più roccioso, ma è interamente ricoperto di foglie, in alcuni punti fino a metà ruota… c’è lo godiamo esaltati.







Siamo già oltre metà percorso quando incontriamo i due passaggi più bastardi: il primo, il più bastardo, è una successione di tre tornantini, stretti, ripidi e con salti di roccia… il secondo è un roccione molto ripido che curva a destra… passo io, passa il Dallas, Sciapi si ferma e scende dalla bici, il Lele, trovando traffico, si ferma e scende dalla bici… li aspetto sotto la curva, ma qualcosa non và… il Lele urla (neanche tanto) e Sciapi si mette le mani sulla testa, sembra uno scherzo ma non lo è… cazzo, la sfigha ci ha visto benissimo, il Lele scivolando si è sgarruppato una caviglia…!!! che impressione…!!! La caviglia si è piegata lateralmente uscendo dalla sua posizione naturale…!!! Sale un po’ la tensione, ma prevale uno sconforto generale; Smette di piovere, ma siamo ancora nel bosco; blocchiamo la caviglia con una fasciatura e con molte difficoltà, tra rocce scivolose e bagnate, piante e rami, riusciamo solo dopo un’ora e mezza, a portare il Lele giù alla macchina. Al pronto soccorso di Piacenza la diagnosi arriva dopo poche ore….frattura del perone…!!!



Peccato per questo spiacevole epilogo perché, nonostante la pioggia, stavamo trascorrendo una splendida giornata di riding; va bè, pensando che poteva andare anche peggio, auguriamo una pronta guarigione al nostro Presidente…!!!
Chissà quando lo rivedremo in sella al suo cancello…!?
Report by Teo.

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